Il veg si fa largo. A San Daniele, in Friuli Venezia Giulia, nel derby tra il prosciutto vegano e il prosciutto tradizionale arriva il colpo di scena: è la new entry gastronomica a guadagnare posizioni. Biolab, il marchio specializzato nella produzione di alimenti biologici a base vegetale, si è aggiudicato la Brendolan Service srl di San Daniele, la società che da quasi un secolo affetta e confeziona specialità gastronomiche legate al classico rapporto con gli animali da allevamento.
Potrebbe sembrare una storia locale, un fisiologico alternarsi di vendite e acquisti. Ma siamo invece in presenza di un trend costante che vede una lenta ritirata del consumo di carne e un’analoga avanzata dei prodotti alternativi a base di prodotti vegetali. Uno shift trainato da motivazioni sanitarie e ambientali.
Dal punto di vista della tutela della salute nei Paesi occidentali gli appelli dei medici a ridurre l’eccessivo consumo di carne si moltiplicano. In molti allevamenti intensivi gli animali che poi finiranno sulle nostre tavole ingeriscono una quantità eccessiva di antibiotici e di medicinali: la maggior parte degli antibiotici finisce in farmacia, non nelle stalle. E il risultato è che a forza di mangiare antibiotici ci stiamo assuefacendo e quindi reagiamo meno al momento del bisogno: la crescita della mortalità legata alla resistenza agli antibiotici è una delle principali preoccupazioni dell’Organizzazione mondiale di sanità. Inoltre un uso eccessivo di carne, soprattutto se rossa, è associata a un aumento del rischio di malattie croniche e degenerative.
C’è poi l’aspetto ambientale. In un pianeta in cui già più di un terzo delle terre emerse è occupato da pascoli e campi si tratta di affinare l’efficienza nell’uso della terra e da questo punto di vista le proteine animali rappresentano un lusso da utilizzare con parsimonia: per ottenere un chilo di proteine animali si arriva a consumare fino a 10 chili di proteine vegetali.
Infine va considerato l’impatto climatico del ciclo alimentare che nel suo complesso (inserendo allevamento e ciclo di lavorazione dei cibi) vale un terzo delle emissioni serra. Una dieta vegetariana - secondo lo studio “Dietary change in high-income nations alone can lead to substantial double climate dividend” pubblicato da Nature - potrebbe ridurre di 98,3 miliardi di tonnellate le emissioni di gas serra entro la fine del secolo. Una quantità equivalente alle emissioni prodotte dall’agricoltura mondiale in 14 anni.
Sono queste le ragioni per cui il numero delle persone che non mangia carne o che riduce i consumi di carne cresce velocemente. Un processo che in Friuli Venezia Giulia ha portato alla conquista di luoghi simbolo del vecchio sistema alimentare. Nel 2017 Biolab, sempre nell’ottica del riuso di impianti esistenti, aveva rilevato l'ex macello comunale di Gorizia e lo aveva rinnovato radicalmente trasformandolo in uno stabilimento focalizzato sulla produzione di alimenti plant based. Ora la nuova acquisizione legata a un’ulteriore espansione del mercato vegano e vegetariano. La produzione di Biolab è aumentata nell’ultimo anno del 40%, seguendo un trend di crescita che dura da tempo.
“Ci siamo trovati di fronte a una situazione in cui l’industria tradizionale dei prodotti di carne non è riuscita a subentrare per salvare un’azienda che riveste una discreta importanza per i nostri territori”, spiega Massimo Santinelli, fondatore di Biolab. “Allora siamo intervenuti perché abbiamo delle importanti prospettive di crescita e questa acquisizione rappresenta un passo concreto nel raggiungimento dei nostri obiettivi di aumento degli spazi per la produzione”. Nello stabilimento Brendolan, storicamente un centro di affettamento e packaging per prosciutti e salumi, arriveranno ora tecnologie innovative utilizzate per affettare i prodotti vegetali.
L’obiettivo di lungo periodo di Biolab è aumentare ulteriormente la percentuale di prodotti a base vegetale, facendo del Friuli Venezia Giulia una regione pilota per la produzione, il packaging e la commercializzazione di prodotti plant based Made in Italy.
Un percorso che ha già ottenuto un riconoscimento simbolico. Nel 2010 Biolab, che fin dall’inizio ha abbracciato la linea dell'agricoltura biologica e della filiera corta collaborando con NaturaSì, ha promosso il Festival Vegetariano, che ha visto l'arrivo di più di 30.000 persone a Gorizia. Un successo superiore alle attese, che ha convinto l'amministrazione comunale a cambiare il nome della strada nella quale si trova la sede dell’azienda in Via dei Vegetariani.
2025-03-20T07:13:22Z